Sciare nello Svaneti

Attivisti contestano la stazione sciistica rurale

In Georgia attivisti si sono pronunciati contro una stazione sciistica da milioni di dollari che, dicono, minaccia la tranquillità di una tra le più remote aeree del Paese. Il governo afferma che cinquanta milioni di dollari saranno spesi per rilanciare la regione dello Svaneti.

[Foto: un gruppo di musicisti di fronte alle montagne nella regione dello Svaneti]

Negli scorsi 12 mesi, il presidente Saakashvili ha supervisionato alcuni grossi cambiamenti nell'aspetto di città a paesi georgiani. A Tbilsi, ha ordinato un nuovo palazzo presidenziale con una grande cupola in vetro. Ha assicurato alla località turistico-balneare di Batumi gli sfarzosi casinò sulla linea costiera. Per quelli che li apprezzano, sono simboli scintillanti della graduale crescita economica.

E ora l'ondata edilizia ha raggiunto persino una delle più isolate regioni tra le montagne caucasiche. Il presidente Saakashvili ha recentemente annunciato che vuole sia costruita una stazione sciistica proprio nelle vallate coperte da pinete dello Svaneti. Operai sono già al lavoro, con l'ordine di essere pronti per la stagione invernale.

È una delle regioni più povere del Paese, e molti abitanti si aspettano cambiamenti economici positivi. Ma per i suoi avversari questo è un sacrilegio. Tre diverse famiglie hanno detto alla BBC che la loro terra è stata usata senza il loro permesso per costruire il centro vacanziero. Le autorità negano l'esproprio e danno la colpa all'antica legge orale sulla proprietà. Non c'è modo di sapere chi possegga cosa, dicono.

Il gigantesco progetto potrebbe continuare a dividere la comunità ma il presidente sembra assolutamente determinato (hell-bent) ad attrarre investimenti nella regione - non importa quanto sia questo controverso - in quanto sta cercando di ricostruire la sua reputazione rovinata dalla guerra di due anni fa del suo Paese con la Russia.

Testo originale: BBC Words in the News 27 settembre 2010

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