Linguaggi in pericolo

Ogni due settimane, da qualche parte nel mondo, scompare (aussterben [stirbst, stirbt], ausstarb, ausgestorben) una lingua. É una stima (die Schätzung, -en) dell'UNESCO. Sostenitori della lingua e associazioni (die Initiative, –n) vedono anche la lingua tedesca in pericolo e chiedono (aufrufen, aufrief, aufgerufen) che la si salvi.

[Foto: una insegnante davanti a una lavagna - le lingue sono una importante parte del patrimonio culturale]

Delle 6000 lingue parlate al giorno d'oggi nel mondo, la metà sono in pericolo di estinzione. É quanto la rappresentanza (die Kommission, –en) tedesca dell'UNESCO ha fatto sapere (mitteilen, mitteilte, mitgeteilt) in occasione (anlässlich) del giorno internazionale della lingua madre- Con la scomparsa di un linguaggio vanno perdute anche poesie, leggende (die Legende, –n) e proverbi (das Sprichwort, Sprichwörter). Secondo l'UNESCO le ragioni per la scomparsa sono guerre, espulsioni (die Vertreibung, –en), migrazioni e rimescolamento (die Vermischung, -en) delle lingue.

A volte scompare una lingua anche perché l'ultimo parlante muore. Per esempio il linguaggio Bo, che era parlato in un isola indiana: la morte dell'ottantacinquenne Boa Sr ha significato la fine di questa lingua. Nell'"Atlante delle lingue in pericolo" l'UNESCO fa la lista (auflisten, auflistete, aufgelistet) di circa 2500 lingue per nome, grado di rischio e regione. Si vuole richiamare l'attenzione su (aufmerksam machen auf) le lingue che sono usate da meno di 10.000 persone.

In Germania ci sono svariate organizzazioni che si battono per la salvaguardia della lingua tedesca. La rivista (die Zeitschrift, -en) "Deutsche Sprachwelt" di Erlangen ha cominciato una iniziativa dal nome "1000 motivi per la lingua tedesca". Il capo redattore Thomas Paulwitz avverte che la lingua tedesca é sempre più rimpiazzata (verdrängen, verdrängte, verdrängt). Ad esempio cita tra gli altri l'etichettatura (die Beschriftung, -en) in molti negozi. "Agli stranieri dà l'impressione che a noi tedeschi non importi più (nichts wert sein) molto della nostra lingua".

Anche il responsabile (der Intendant, -en) della Deutsche Welle, Erik Bettermann, mette in guardia contro la sostituzione della lingua tedesca. Richiede un più forte sostegno per il tedesco come lingua straniera. "Un Paese che non é più presente con la sua lingua e cultura, perde capacità di attrarre (die Attraktivität). Le associazioni mettono inoltre in guardia contro le parole straniere, i termini tecnici e le parole di moda come "toll" e "krass". Ad esempio si chiedono: perché dire "Power" quando in tedesco si può dire anche "Energie", "Kraft", o "Leistung"?
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Deutsche Welle Top-Thema 26 febbraio 2010.

Buono e a buon prezzo

Non c'é nessuna regione in Germania dove non si possa trovare da qualche parte un supermercato Aldi. Anche in tutto il mondo (rund um den Globus) si trovano questi negozi - dall'Australia all'America. La ricetta del successo (das Erfolgsrezept, –e) é semplice e convincente (überzeugend).

[Foto: un uomo con due borse Aldi - Al giorno d'oggi si può comprare da Aldi in tutto il mondo]

Non importa in quale delle più di 400 filiali Aldi in Germania si entri (betreten [betrittst, betritt], betrat, betreten): Il mezzo chilo di caffé é per meno di tre euro subito all'ingesso sulla sinistra. Poi segue il té e la marmellata. Secondo Dieter Brandes, amministratore delegato (der Geschäftsführer, –) di Aldi, la ricetta per il successo é semplice. Dice: "quando qualcuno può andare in (hingehen, hinging, hingegangen) un posto e ottenere la miglior qualità e aver garantito il prezzo minore, perché non dovrebbe andarci?"

Le due persone che hanno fondato il Discount (der Discounter, -) di maggior successo in Germania si chiamano Karl e Theo Albrecht. Oggi sono tra le dieci persone più ricche al mondo. Nonostante ciò non si sa molto dei fratelli. Ci sono poche loro foto, non si mostrano in pubblico.

Poca amministrazione (die Verwaltung, –en), un semplice arredamento (die Ausstattung, –en) dei negozi e pugno di ferro (die Strenge _) nei confronti dei fornitori (der Lieferant, –en): questo ha reso i fratelli Albrecht ricchi. Solo i cambiamenti (die Veränderung, -en) risultano a loro difficili: Non é molto che sono stati introdotti gli scanner per i barcode alle casse - prima di quel momento i clienti erano stupiti (staunen, staunte, gestaunt) dalle veloci cassiere che conoscevano a memoria (auswendig kennen) ogni prezzo. E si può pagare con il bancomat (die EC-Karte, –n) solo da pochi anni.

Al giorno d'oggi ci sono 8000 filiali in tutto il mondo. Che i fratelli si sono divise per bene (fein säuberlich) tra loro - come anche in Germania: per (quer durch) il Paese corre la linea di divisione (die Trennlinie, -n) tra Aldi Nord di Theo e Aldi Süd di Karl. Il ricavo della più grossa azienda commericiale del mondo può essere solo stimata (schätzen, schätzte, geschätzt): secondo i conoscitori del ramo (die Branche, -n) é attorno ai 34 miliardi di euro.
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Deutsche Welle Top-Thema 23 febbraio 2010.

Il tedesco - una lingua difficile

Il burro in tedesco é maschile o femminile? (Femminile: die Butter _) I problemi con la lingua tedesca iniziano (anfangen [fängst, fängt], anfing, angefangen) già sul tavolo della colazione. Ma c'é un aiuto competente: l'università tecnica (TU: Technische Universität) di Chemnitz offre un economico servizio nella giungla (der Dschungel, –) del linguaggio.

[Foto: un vocabolario - come si scrive? il Duden (editore di vocabolari - come dire "il Garzanti" in italiano) lo sa.]

Giovedì pomeriggio, poco dopo le 14: in un edificio dell'Università Tecnica di Chemnitz Ruth Geier é al telefono e parla con un vecchio signore. Vuole sapere se il suo cognome (der Nachname, -n) dopo la riforma ortografica (die Rechtschreibreform, –en) va scritto con la ß. La signora Geier lo può tranquillizzare - Kessler continua ad essere scritto con la doppia esse. Anche questo non é stato cambiato dalla riforma.

Ortografia, grammatica, nomi propri (der Eigenname, -n) - Ruth Geier é a suo agio con (sich auskennen, auskannte, ausgekannt mit) il linguaggio. Dal 2000 la germanista offre la sua consulenza linguistica a tariffa locale (der Ortstarif, –e) - tutti i giovedì dalle 14 alle 16 e 30. "Si registrano con me prevalentemente persone che hanno a che fare anche per motivi di lavoro (beruflich) con la lingua tedesca", dice la Geier, "ovvero segretarie, giornaliste, autori di testi pubblicitari (der Werbetexter, -)".

Molte domande sono ricorrenti: ad esempio, se "nell'autunno di quest'anno" si dice "im Herbst dieses Jahres" o "diesen Jahres". É giusta la prima. Molti non sono sicuri anche sulla specificazione della data (die Datumsangabe, -n): si dice "am Freitag dem 3. März" o "den"? Il Duden riporta che entrambe le forme sono possibili. Ma anche il posizionamento delle virgole (die Kommasetzung, –en) é un tema ricorrente (das Dauerthema, –ta).

La maggior parte delle richieste arriva oggi via email e sono processate da un team di studenti. I principali mezzi a supporto degli specialisti (der Profi, -s) della lingua sono ad esempio vocabolari o lessici (das Lexikon, Lexiken / Lexica) - ma anche alcuni siti internet. Il lavoro a Chemnitz non finirà mai davvero, perché la lingua tedesca ha tuttora i suoi inghippi (die Tücke, –n). Ma con l'aiuto dei professionisti della lingua alla fine va tutto a posto (in Butter sein).
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Deutsche Welle Top-Thema 16 febbraio 2010.

Il naso decide

La pubblicità può essere vista, ascoltata - e annusata (riechen, roch, gerochen). Ricercatori hanno studiato quali influssi hanno specifici profumi (der Duft, Düfte) su quello che compriamo. I risultati delle ricerche sono soprendenti (erstaunlich).

[Foto: una donna annusa un fiore - i profumi influenzano la scelta]

In un supermercato di Düsseldorf i clienti agiscono con sorprendente calma (gelassen). Perché un leggero profumo di erbe di Provenza li avvolge (um die Nase wehen) al bancone (die Theke, –n) del pesce. Generato (erzeugen, erzeugte, erzeugt) artificialmente. Dagli altoparlanti risuona un quieto richiamo (das Geschrei _) di gabbiani (die Möwe, –n). L'ambiente marino ha il suo prezzo - ma sembra che si ripaghi (sich lohnen, lohnte, gelohnt): quando i clienti si sentono bene, stanno più a lungo e spendono (ausgeben [gibst, gibt], ausgab, ausgegeben) più soldi. Che la piacevole sensazione sia legata al profumo, la maggioranza non lo sa.

Patrick Hehn dell'Istituto Fraunhofer di Gottinga (Göttingen) ricerca l'impatto dei profumi sugli acquirenti (der Käufer, –). E ha una interessante spiegazione sul perché gli strateghi del marketing (der Marketingstratege, –n) lavorano volentieri con i profumi: spesso non viene notato l'influsso dei profumi. Vista e udito sono i sensi dominanti. Ciò che si sente o vede viene registrato coscientemente (bewusst wahrnehmen [nimmst, nimmt], wahrnahm, wahrgenommen). I profumi, al contrario (hingegen), causano (auslösen, auslöste, ausgelöst) piuttosto sensazioni e ricordi.

Inoltre, nella clinica universitaria di Dresda i ricercatori hanno studiato l'effetto dei profumi sul cervello (das Gehirn, -e). Inoltre si é notato che (sich zeigen, zeigte, gezeigt) il cervello reagisce persino al profumo in una tal piccole dose che la persona sottoposta al test (die Versuchsperson, –en) non può annusare coscientemente. Il professor Thomas Hummel spiega: i profumi possono influenzare le opinioni - e quindi anche scelte di acquisto - delle persone.

É il profumo adeguato al prodotto e al luogo? Che reazioni scatena il profumo? Appena si trova una risposta a queste domande, lo spazio di vendita (der Verkaufsraum, Verkaufsräume) può venire profumato con profumi impercettibili (subtil).
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Deutsche Welle Top-Thema 16 febbraio 2010.

Successo con le cammelle

É la prima fattoria (die Farm, –en) che produce latte di cammella al mondo: in Dubai tremila cammelle vengono munte due volte al giorno in modo completamente automatico. Due tedeschi si occupano della fattoria - e fanno cioccolata dal latte di cammella.

[Foto: tre cammelle in una fattoria che produce latte di cammella nel Dubai - il loro latte fa concorrenza a quello bovino]

Una fattoria nei dintorni di Dubai, nel mezzo del deserto (die Wüste, -n). Due volte al giorno le cammelle vengono qui organizzate (aufstellen, aufstellte, aufgestellt) in lunghe file e fatte passare per i macchinari per la mungitura. Una cammella dopo l'altra viene munta. David Wernery, un tedesco che si occupa della fattoria, spiega: "Stiamo parlando della (zu tun haben mit) prima fattoria per la produzione di latte di cammella al mondo."

Il padre di David, un veterinario tedesco nel Dubai, ha avuto l'idea di una fattoria di cammelle ed é riuscito a convicere (überzeugen, überzeugte, überzeugt von) lo sceicco (der Scheich, –e / -s) del Dubai: cammelle come sostituto (der Ersatz, –) delle mucche da latte per le aree desertiche e le regioni in via di sviluppo. Perché le cammelle non hanno problemi con l'arsura, al contrario: in estate danno persino un latte migliore di quello che producono a temperature più basse. E consumano meno foraggio e acqua di un bovino da latte.

"Inoltre il latte é più salutare di quello bovino", spiega Wernery. Dai test risulterebbe (ergeben [ergibst, ergibst], ergab, ergeben) che il latte di cammella avrebbe tra quattro e cinque volte più vitamina C di quello bovino, ma solo la metà del grasso (der Fettanteil, –e). Un americano che visita la fattoria, é entusiasta: "Sono allergico al (allergisch sein gegen) normale latte bovino, ma quello qui é davvero gustoso (lecker) - un po' salato, ma lo bevo con piacere."

Oltre al latte fresco, la fattoria ha un nuovo prodotto: cioccolata di latte di cammella. Nel Dubai viene fatto latte in polvere dal latte. Questo viene mandato in Austria. In Vienna una azienda produce la cioccolata e la manda indietro nel Dubai. Da dove il prodotto viene venduto (vertreiben, vertreib, vertrieben) ed esportato di nuovo in tutto il mondo. Ma sia il latte di cammella che la cioccolata sono piuttosto un prodotto per chi non guarda al prezzo quando compra. A cento euro al chilo, la cioccolata di cammella é una tra le più costose cioccolate al mondo.
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Deutsche Welle Top-Thema 12 febbraio 2010.

Una mela di nome Ingrid

Ci sono molti tipi di frutta che sono offerti al supermercato. Ma molti di questi sono sotto la minaccia di sparire per sempre. Nella città di Wegberg si combatte (sicht für etwas einsetzen [setzt, –], einsetze, eingesetzt) per la conservazione (der Erhalt _) dei vecchi tipi.

[Foto: una bambina siede in un campo e mangia mele - sempre le stesse mele ...]

Si chiamano "Principe Albrech di Prussia", "Ingrid Marie" o anche "Kaiser Guglielmo" ma non sono così popolari come i loro parenti (die/der Verwandte, -n) "Granny Smith" o "Golden Delicious". Si tratta di (sich handeln, handelte, gehandelt um) tipi di mele che non vengono venduti al supermecato. Katharina Tumbrinck, capo del Giardino dei tipi di frutta (der Obstsortengarten) del Reno, spiega: "Nel supermecato ci sono 10 o 15 diversi tipi, ma derivano tutti da sei tipi originari." Con il suo progetto la Tumbrinck vorrebbe preservare (erhalten [erhältst, erhält], erhielt, erhalten) i vecchi tipi di frutta, tra cui anche pere, ciliege, prugne e pesche.

I vecchi tipi rischiano di sparire, dato che non sono usati (gebrauchen, gebrauchte, gebraucht) nelle coltivazioni (der Anbau, -ten) commerciali (kommerziell): sono troppo grossi, piccoli, o possono essere selezionati con difficoltà per mezzo di macchine. Sono un prolema anche le stringenti (starr) regole (die Vorschrift, -en) dell'Unione Europea: ad esempio, le mele troppo piccole possono essere processate per (verarbeiten, verarbeitete, verarbeitet zu) farne succo - ad un prezzo molto basso. Questo le rende poco interessanti (unattraktiv) per chi coltiva frutta.

Chi é allergico alla frutta del supermecato, dice Katharina Tumbrinck, spesso tollera (vertragen [trägst, trägt], vertrug, vertragen) i vecchi tipi senza problemi. Inoltre molti tipi sono più resistenti contro le malattie che causano grandi scarti (der Ausfall, Ausfälle) nei tipi comuni (gewöhnlich). E offrono una grande varietà di gusti (geschmacklich). Ma uno dei problemi é trovare i vecchi alberi. Con un po' di fortuna, spiega Tumbrinck, si incontra qualcuno che ha ancora un vecchio albero nel suo giardino. Ma é anche difficile trovare persone che conoscono ancora i vecchi tipi. "Ed é naturalmente anche una corsa contro il tempo (ein Wettlauf gegen die Zeit)", dice la Tmbrinck. Dato che gli esperti sono in genere persone sopra gli ottanta.
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Deutsche Welle Top-Thema 05 febbraio 2010.

Professionista in nove mesi

In Colonia si trova la più famosa scuola di calcio in Germania: la Accademia Hennes-Weisweiler. Ogni anno vengono qui formati 24 nuovi allenatori professionisti, che poi devono essere all'altezza (sich behaupten, behauptete, behauptet) del mercato calcistico.

[Foto: l'ex allenatore federale Klinsmann al lavoro; é in colloquio con un giocatore di calcio]

Una tipica giornata all'Accademia Hennes-Weisweiler inizia con le ore di tattica alle otto del mattino. Come si usano (anwenden, anwendete, angewendet) le strategie (die Strategie, –n) con successo? Per far ciò in quale ruolo devono giocare i calciatori? Tutte queste domande portano ad accalorate (hitzig) discussioni, in cui le differenti opinioni non sono solo permesse (erlauben, erlaubte, erlaubt) ma piuttosto desiderate (erwünscht). Poi ci sono in programma quattro ore di psicologia.

Ogni anno si iscrivono circa 50 candidati per i 24 posti disponibili nel corso. Per ottenere uno degli ambiti (begehrt) posti si devono superare (überwinden, überwand, überwunden) due ostacoli (das Hindernis, –se): un test di selezione (der Eignungstest, –s) e una tassa di ammissione (die Aufnahmegebühr, –en) di 8200 euro. Non sono solo le stelle della Bundesliga (il campionato tedesco) ad iscriversi per i posti. Può iscriversi chiunque già possa allenare squadre di dilettanti (der Amateur, -e). Poi studierà nove mesi per la licenza (die Lizenz, -en) di professionista.

Dirk Lottner, che ha giocato in passato per Leverkusen, Colonia e Duisburg, é riuscito ad entrare nel corso. Non sa se un giorno riuscirà ad allenare nella Bundesliga. Ci spiega: "Ogni anno arrivano 24 nuovi allenatori sul mercato, e il numero di club é limitato (begrenzt)." Le possibilità non sono estremamente alte. Nonostante questo i partecipanti sanno che le loro possibilità aumentano dopo il successo di un diploma a Colonia.

Le donne sono molto rare nell'Accademia. Ma non perché non siano qui accettate, piuttosto perché sono in poche a iscriversi. Una pioniera é la ex giocatrice della nazionale Steffi Jones, che dirige l'organizzazione del campionato mondiale di calcio femminile del 2011 in Germania. Forse seguiranno presto il suo esempio altre calciatrici.
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Deutsche Welle Top-Thema 05 febbraio 2010.

Asilo per tedeschi

La famiglia Romeike é scappata dalla Germania in USA, perché volevano insegnare (unterrichten, unterrichtete, unterrichtet) ai loro figli a casa. Un giudice americano ha approvato la loro richiesta (der Antrag, Anträge) di asilo.

[Foto: la famiglia Romeike studia con i figli a tavola]

La famiglia Romeike ha deciso (sich entschließen, entschloss, entschlossen) di ritirare i propri figli dalla scuola nella città di Bissingen, nella Germania meridionale. Si doveva essere usata della forza. Mamma Hannelore racconta che i bambini diventavano sempre più silenziosi. Anche i libri di scuola non piacevano ai genitori molto credenti (streng gläubig): i valori cristiani, dicono, non avevano alcun ruolo.

I Romeike hanno perciò deciso di insegnare a casa ai loro cinque bambini. Ma questo é vietato in Germania: al contrario della maggior parte degli altri Paesi dell'Unione Europea vige in Germania l'obbligo scolastico (die Schulpflicht, –en). La polizia andò due volte per portare i bambini a scuola. Cresceva (wachsen [wächst, -], wuchs, gewachsen) la paura di grosse multe (die Geldbuße, –n), pene detentive o il ritiro (die Entziehung, –en) del diritto di allevare i figli (das Sorgerecht _). Per evitare (entgehen, entging, entgangen) le pene, i Romeike cercarono una nuova patria - e la trovarono nella piccola cittadina di Morristown, nello stato USA del Tennessee.

Con il supporto della "Home School Legal Defense Association" (HSLDA), hanno richiesto (beantragen, beantragte, beantragt) asilo politico. Negli Stati Uniti possono fare questa richiesta coloro che nel loro Paese sono perseguitati (verfolgen, verfolgte, verfolgt) a causa della loro razza, religione o nazionalità. Dopo più di un anno la richiestà della famiglia Romeike é stata accettata (stattgeben, stattgab, stattgegeben). Il giudice Lawrence O. Burman, responsabile (zuständig) per le domande di immigrazione, spiega che si trattava di diritti umani e che la famiglia aveva una fondata (begründet) paura di persecuzione.

Il padre Uwe Romeike, pianista e insegnante di piano, ha preferito (vorziehen, vorzog, vorgezogen) la fuga negli USA agli altri Paesi europei perché sperava di poter mantenere (ernähren, ernährte, ernährt) meglio qui la sua famiglia con il suo lavoro. Negli Stati Uniti l'"Homeschooling" non é raro. Nel 2007 hanno ricevuto lezioni a casa circa 1,5 milioni di bambini. I genitori intervistati hanno nominato soprattutto tre motivi per cui non mandano i propri figli a scuole pubbliche: non vogliono abbandonarli (aussetzen, aussetzte, ausgesetzt) nel pessimo ambiente scolastico (das Schulklima, -s / -ta / -te); vogliono passare a loro i propri valori religiosi e morali; e sono insoddisfatti del livello qualitativo delle scuole.
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Deutsche Welle Top-Thema 02 febbraio 2010.