Musica pop con un messaggio politico

Il cantante israeliano Aviv Geffen é cresciuto in una famiglia di artisti e politici. Nei suoi testi si tratta spesso di temi politici, e si dà da fare (sich für etwas einsetzen) per la pace nel vicino oriente.

(Foto: Aviv Geffen che mostra la spalla nuda con tautato un segno di pace. E' impegnato per la pace)

In Israele, sua patria, é da lungo tempo una star che riempe gli stadi (die Konzerthalle, -n: sala da concerto). Il concerto più emozionante (bewegend) della sua vita si tenne il 4 novembre 1995 ad un meeting (die Veranstaltung, -en) politico in Tel Aviv: L'ex (damalig) presidente dei ministri Izchak Rabin tenne un discorso (eine Rede halten) per la pace. Dopo il suo concerto Rabin abbraccia (in die Arme nehmen [nimmst, nimmt], nahm, genommen) il cantante. Dieci minuti dopo viene colpito da un proiettile (fallen Schüsse) - Rabin viene ucciso. Per Geffen fu un grosso schock.

Ma il cantante non si lascia scoraggiare dallo spaventoso evento. Da allora si batte con ancor più forza per la pace ed é amato nella sua patria - e anche odiato. Perchè Geffen provoca (provozieren, provozierte, provoziert) volentieri. Normalmente é truccato, e nelle sue canzoni contesta (gegen etwas wüten, wütete, gewütet) il governo (die Regierung) e l'esercito, le droghe, la violenza e la propria generazione: "E' tutto così insensato (sinnentleert). Viviamo come da McDonald's: Tutto é veloce e a basso costo (billig)"

In una canzone supporta anche l'obiezione di coscienza (Verweigerung des Kriegsdienstes). In un Paese in cui i soldati sono trattati come eroi (der Held, -en), é questo per molti una provocazione. Geffen mostra sicurezza di sè (selbstbewusst). "Le mie canzoni fanno pensare la gente. Prima era alla moda (cool) essere un macho, con uniforme e un arma (das Gewehr). Adesso é ok mostrare sentimenti o essere omosessuale. Io ho contribuito molto a questo (zu etwas beitragen, beitrug, beigetragen) con le mie canzoni."

Geffen chiede (fordern, forderte, gefordert) che Israele restituisca (zurückgeben) le aree occupate (besetzt) e Gerusalemme - per molti israeliani un tabù (indiskutabel: qualcosa di cui non si può nemmeno discutere).

Ma Geffen pensa che la pace sia possibile: "Quando io sono in Germania", dice sorridendo, "non c'é mai nessun problema, sebbene io sia ebreo. Questo 60 anni fa non si poteva nemmeno immaginare. Perciò penso anche che israeliani e palestinesi possano un giorno (irgendwann) capirsi. Dobbiamo."
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 23 gennaio 2009. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.

Scuola per la pace

A Talitha Kumi studiano assieme scolari cristiani e palestinesi.

(Foto: ragazze e ragazzi in un campo giochi scolastico)

Talitha Kumi é una scuola cristiana nelle vicinanze di (in der Nähe von) Betlemme. Insegnanti tedeschi e palestinesi lavorano qui insieme (gemeinsam). Per la scuola é importante la tolleranza, anche in tempi politicamente difficili.

Talitha Kumi si trova su una collina presso il villaggio Beit Jala, dodici chilometri a sud di Gerusalemme. Quando si nota (beobachten, beobachtete, beobachtet) con quanta gioia giochino qui ragazze e ragazzi si potrebbe pensare che domini (herrschen, herrschte, geherrscht) la pace. Nella valle si vede comunque l'orrendo grigio muro in cemento armato (Betonmauer) che divide Israele dalla Palestina e la Giordania occidentale dal resto di Israele.

In Talitha Kumi oltre alle solite materie di insegnamento (das Schulfach, Schulfächer), ci sono lezioni aggiuntive di tedesco e musica. Gli scolari devono imparare confidenza in sé stessi (Selbstvertrauen) e tolleranza, i pregiudizi (das Vorurteil, -e) devono essere superati (abbauen, abbaute, abgebaut). Il vicedirettore (stellvertretende Direktor) Jihad Abu Amsha dice: "E' un sogno per ogni famiglia quando i loro bambini possono qui frequentare."

La scuola é un posto di lavoro molto amato nella zona, più di cento dipendenti (der/die Angestellte, -n) lavorano qui. Ma é molto difficile trovare insegnanti di tedesco, perché (da) questi solo malvolentieri (ungern) vogliono vivere nella zona di crisi (das Krisengebiet, –e). Le battaglie nella striscia di Gaza (Gazastreifen) ha avuto un effetto negativo (überschatten, überschattete, überschattet) sul lavoro nella scuola.

La crisi nella regione ha avuto un'influenza anche sulla vita nella scuola. Negli ultimi anni il numero degli scolari é costantemente diminuito (zurückgehen, zurückging, zurückgegangen), dato che molte famiglie cristiane hanno abbandonato (verlassen, verließ, verlassen) la zona. Addirittura una volta militari israeliani sono penetrati (in etwas eindringen, eindrang, eingedrungen) nell'area della scuola (das Schulgelände).

Nonostante le molte difficoltà il direttore scolastico Georg Dürr non si rassegna (aufgeben, aufgab, aufgegeben). Vuole inoltre mediare (vermitteln, vermittelte, vermittelt) una comprensione per l'altra parte. Perché per lui Talitha Kumi é un ponte che le persone di ambo le parti hanno congiuntamente realizzato (zusammenbringen, zusammenbrachte, zusammengebracht). Gli scolari devono riconoscere che anche dall'altra parte del muro vivono persone - anche quando il muro é alto.
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 20 gennaio 2009. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.

Leggere con le dita

Qui é richiesto un buon tatto

(Foto: dita tastano i punti della scrittura Braille)

200 anni fa, il 4 gennaio 1809, nacque Louis Braille, l'inventore della scrittura per non vedenti. Per mezzo del metodo da lui sviluppato, i non vedenti possono farcela (bewältigen) nella loro vita quotidiana senza l'aiuto continuo di altri.

Un oggetto per un piccolo esercizio di scrittura Braille si trova in quasi tutte le case: su ogni confezione di medicinali (Arzneimittelpackung) sono impressi (prägen, prägte, geprägt) piccoli punti. La maggior parte dei vedenti (Sehende) hanno difficoltà a riconoscere al tatto il numero e l'ordine di questi punti. Per Eskandar Abadi, redattore della Deutsche Welle, non é un problema: "C'é un ben congegnato sistema dentro questa codifica."

Per la scrittura Braille sono a disposizione (stehen zur Verfügung) sei punti per ogni segno. Questo vuol dire che ci sono sei posizioni in cui ci può essere o semplicemente non essere un punto. Complessivamente (insgesamt) sono 64 possibilità combinatorie (Kombinationsmöglichkeit). La scrittura Braille non é un linguaggio; codifica i segni, che si trovano in un linguaggio. E perciò ci sono oltre ai segni originali per le lettere latine anche versioni per i caratteri (Schriftzeichen) cirillici e cinesi - e anche una versione per l'alfabeto arabo, che l'iraniano Eskandar Abadi ha imparato da bambino.

Abadi non vede dalla nascita, invece Renate Reymann, la presidente dell'unione tedesca ciechi e ipovedenti (Deutschen Blinden- und Sehbehindertenverbandes) (DBSV), dovette imparare la scrittura a punti nel mezzo della sua vita. "Per me fu di nuovo come quando comincia ad andare a scuola a sei anni." Per lei la scrittura Braille é importante non solo per avere un accesso alla formazione e alla letteratura. Ne va anche della possibilità di condurre una vita quotidiana autodeterminata (selbstbestimmt).

Per i 200 anni dalla nascita di Louis Braille sono presentati quest'anno molti eventi che si riferiscono (hinweisen, hinwies, hingewiesen auf) all'importanza della scrittura per non vedenti. Nonostante tutta la tecnologia informatica (Computertechnik), nonostante i libri elettronici (das E-Buch, E-Bücher) e tutto quanto il mercato offre, noi ne abbiamo bisogno", dice Reymann. Anche Eskandar Abadi la vede in questo modo: "Quando voglio andare sul sicuro (sichergehen, sicherging, sichergegangen), allora io leggo il Braille."
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Deutsche Welle Top-Thema del 16 gennaio 2009.

A oriente niente di nuovo

Vi sembra questo un paesaggio rigoglioso?

(Foto: una scavatrice demolisce un prefabbricato in Stralsund)

Costruire può anche voler dire demolire: la Germania orientale ha vent'anni dopo la svolta (die Wende: la rivoluzione pacifica nella ex-DDR nel 1989/1990) ancora problemi di sviluppo demografico (bevölkerungspolitisch). Alcune grandi città crescono rapidamente (boomen) - le regioni rurali soffrono.

Paesaggi rigogliosi nella Germania orientali furono promessi un tempo (einst) dall'ex cancelliere Helmut Kohl in relazione alla riunificazione (Wiedervereinigung). E si può in effetti trovare a Berlino, Dresda, Lipsia (Leipzig), Erfurt e nei dintorni (in und um). Altrove fiorisce l'erbaccia (Unkraut) di fronte a ingressi murati (zugemauert) e finestre distrutte. In Germania orientale ci sono 1,3 milioni di abitazioni vuote. 350.000 appartamenti devono essere demoliti per il 2010.

La popolazione della Germania orientale potrebbe dimezzarsi per il 2050, secondo le previsioni (Prognose). Soprattutto le medie città industrializzate, come ad esempio (wie etwa) Eisenhüttenstadt, si contraggono (schrumpfen). Il numero di abitanti é lì caduto (sinken) da oltre 50.000 a 33.000. Anche le regioni rurali hanno poca speranza. Molti villaggi e cittadine potranno nel lungo termine (langfristig) appena sopravvivere.

Alla ricerca di lavoro, soprattutto le persone con alta istruzione lasciano la loro zona natale (die Heimat). E questi sono soprattutto giovani donne, perché queste si laureano due volte più spesso che gli uomini nei nuovi stati federali (die neuen Bundesländer: i cinque stati federali della repubblica federale tedesca della regione dell'ex-DDR). Trovano altrove buone occupazioni e localmente (zu Hause) sempre meno partner che hanno lo stesso livello culturale (das Bildungsniveau). Anche per questo motivo il numero delle nascite diminuisce ancora di più - e già oggi da nessuna parte (nirgendwo) in Europa nascono meno bambini che in Germania orientale. Il circolo vizioso (die Abwärtsspirale) si autoalimenta (sich drehen). Scuole e negozi chiudono, le case restano vuote, le abitazioni decadono (verfallen).

Ma non si vogliono avere prospettive negative per il futuro (schwarzsehen) all'est. E in effetti (tatsächlich) può esserci nella riduzione una prospettiva, dice Philipp Oswalt del progetto internazionale "Shrinking Cities" ("schrumpfende Städte": città che si rimpiccioliscono). "Il processo dei passati anni porta alla Germania orientale anche un vantaggio nello sviluppo (der Entwicklungsvorsprung)" dice l'architetto. Perché anche nella Germania occidentale diminuisce la popolazione.

La Germania orientale mostra come in fast motion (der Zeitraffer) quella che anche in aree della Germania occidentale sta succedendo, sostiene Oswalt.
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 13 gennaio 2009. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.

Matrimonio

Specialmente in estate di sposano molte coppie. Per questo motivo ho pensato oggi di dirvi qualcosa a proposito dei matrimoni in Germania. I mesi preferiti sono maggio e giugno, ma anche negli altri mesi hanno luogo (stattfinden) molti matrimoni. Prima del matrimonio c'é il fidanzamento (Verlobung). In Germania é molto meno importante che, ad esempio, negli USA. Non c'é né (weder) un grosso anello di diamanti, né (noch) una grossa festa.

Chi si vuole sposare in Germania, deve come prima cosa (in erster Linie) sbrigare (erledigen) una gran quantità di cartacce (Papierkram). Ovvero presentare (vorweisen) documenti agli uffici statali. Quando questo é fatto, ci si può sposare civilmente (standesamtlich heiraten). Si deve anche prendere un appuntamento (einen Termin vereinbaren) all'anagrafe (Standesamt), e là ci si sposerà civilmente (vom Staat). Normalmente é molto veloce. L'ufficiale dello stato civile (Standesbeamte) che organizza la cerimonia, dice giusto poche parole, per unire (einstimmen) la coppia in un futuro comune.

Ci sono diversi tipi di uffici di stato civile. Talvolta sono questi uffici burocratici solo relativamente ufficiali, senza decorazioni. Ma talvolta si tratta anche di vecchie sale comunali, piccoli palazzi o ci si può sposare anche in castelli (Burg) o su isole. Ma i tedeschi si sposano quasi sempre al chiuso (in Gebäuden). Matrimoni all'aperto (im Freien), come sono comuni in America, sono qui rari. Probabilmente il motivo sta semplicemente nel fatto che il tempo é troppo brutto.

Per sposarsi civilmente (im Standesamt), basta che sia presente (anwesend) la coppia. In passato era obbligatorio avere i testimoni di nozze (Trauzeuge). Questi erano due persone, che erano vicini alla coppia e che erano presenti come testimoni (Zeuge) al matrimonio (Trauung). Oqqi questo non é più legalmente obbligatorio (vorgeschrieben). Chi vuole, può oltre al matrimonio civile anche sposarsi in chiesa (kirchlich). Ad esempio chi é cattolico, si sposa di nuovo in una chiesa cattolica. Anche se in genere i tedeschi non sono molto religiosi, é per loro il matrimonio in chiesa piuttosto importante, perché é qui un rito solenne (feierlich). In chiesa c'é musica da cerimonia (festlich), la sposa (Braut) porta un bel vestito bianco, e tutti gli amici e parenti possono essere presenti (dabei sein).

Quanto imponente un matrimonio sia, dipende dalla coppia. Naturalmente ci sono matrimoni con più di cento invitati, ma molte coppie preferiscono (vorziehen) festeggiare in un circolo ristretto. Spesso succede anche che festeggino solo pochi ospiti il matrimonio vero e proprio (eigentlich) - e poi più tardi si celebri una grande festa con tutti gli amici e parenti.

Spesso avviene che sabato mattina ci si sposi in comune, e poi in chiesa. Ci sono anche molte coppie che lasciano passare (vergehen) mesi o persino anni tra i due matrimoni. E' veramente raro avere più testimoni, come avviene in USA. Non c'é neanche la "Rehearsal Dinner" (cena di prova). Invece c'é la Polterabend, in cui si festeggia l'ultima sera da single della coppia. Nell'occasione (dabei) si rompono (zerbrechen) stoviglie (Geschirr), che poi la coppia deve spazzare e rimuovere (aufräumen). I cocci dovrebbero portar fortuna.

Dopo il matrimonio (Eheschließung) civile o religioso, naturalmente si festeggia. Si mangia assieme, balla, e ci si rallegra con la coppia di sposi. E' importante la prima danza tra sposa e sposo, il primo valzer, che ballano insieme. Nel mentre tutti li guardano, per poi unirsi nel ballo. C'é anche una tradizione (Brauch) di tagliare la torta del matrimonio assieme. Ci sono molti riti e tradizioni. Talvolta sposa e sposo segano (absägen) insieme un ceppo (Baumstumpf) - lavoro di gruppo (Teamwork), per così dire. Molte feste continuano fin oltre mezzanotte, e quando gli sposi non partono per la luna di miele (Flitterwochen), partecipano ai festeggiamenti fino alla fine.

I tedeschi si sposano molto tardi. Nel 2004 secondo le statistiche un tedesco si sposava in media all'età di 36 anni. La donna a 33 anni. Peraltro in Germania falliscono (scheitern) circa un terzo dei matrimoni (Ehe). Il che vuol dire che ogni tre coppie una divorzia.

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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione dell'episodio n° 30 di Slow German. Il testo originale, adatto a chi abbia una buona conoscenza di base del tedesco, é lì disponibile anche letto dall'autrice, Annik Rubens, in formato mp3.

Società dopata

Grazie alla pastiglia giusta prestazioni sempre migliori!

(Foto: un cucchiaio pieno di capsule e la bocca aperta di una donna)

I bambini ribelli vengono sedati (ruhigstellen), e stimolati quelli calmi. Scolari e studenti prendono medicine per migliorare le loro prestazioni. Il doping pianificato (gezielt) non é solo un problema dello sport aognistico (Leistungssport).

Efedrina, Ritalin (sostanzialmente una anfetamina), Anfetamine o Modafinil (nome commerciale Modafinil, uno stimolante): medicinali che incrementano la produttività (Leistungsfähigkeit), calmano (beruhigen) o motivano (anregen) spirito e corpo. Il doping non é solo un problema nello sport, ma piuttosto dell'intera società.

Sempre più spesso i genitori danno ai loro bambini pillole per l'apprendimento ("Lern"-Pillen), in modo che possano mostrare migliori prestazioni a scuola. La sera prima della verifica un sonnifero (Schlafmittel), poi alla mattina uno stimolante - ed ecco bell'e fatto il compito in classe (Klassenarbeit). Gli scolari fanno conoscenza dei farmaci usati come doping e ne apprezzano l'uso (schätzen).

In modo che questo modo di pensare non diventi naturale, il doping deve diventare un tema di discussione più incisivo a scuola, sostiene Manfred Palmen, sottosegretario (Staatssekretär) allo sport nel Nordreno-Westfalia. Gli scolari devono imparare dove sono i loro limiti e come comportarsi con i loro successi e insucessi. "Tra i quali anche la consapevolezza che un risultato manipolato non é appropriato (eigen). [...] bambini e ragazzi devono capire che devono essere orgogliosi solo di quello che hanno ottenuto da soli", dice Palmen.

Il sottosegretario pensa che questa educazione anti-doping sia efficace quanto una punizione: "La facile reperibilità (Verfügbarkeit) di sostanze che incrementano le prestazioni (leistungssteigernden) e di droghe non permette di prevenirle. I bambini e i giovani devono perciò essere preparati come personalità su di ciò.
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 9 gennaio 2009. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.

Affari col cellulare

Senza una carta telefonica carica (aufgeladen) anche il miglior telefono cellulare (das Handy) non vale nulla...

(Foto: un uomo di colore telefona col suo cellulare)

Solo 180.000 angolani possiedono un telefono su linea fissa (das Festnetztelefon), ma cinque milioni hanno un cellulare. Inoltre chi ha una carta pregatata fresca di ricarica, può guadagnare soldi con poca fatica.

Sabato pomeriggio nel mercato della cittadina di Uku-Seles in Angola: musica ad alto volume da uno stereo. André de Souza é ad una bancarella e vende taccuini (das Heft), sigarette, cassette - e telefonate (Telefonanrufe). Noleggia il suo cellulare ai clienti che non hanno soldi per ricaricare il loro.

Il trentenne offre il servizio telefonico da lunedì a sabato tra le 8 e le 17:30. "E' morto un parente stretto (der/die Familienangehöriger) di un cliente, ci procuriamo i numeri di telefono e informiamo i parenti che vivono lontano (entfernt lebenden Angehörigen)", ci spiega.

Il conto é molto semplice: ogni minuto di chiamata costa 30 Kwanza, al cambio (umgerechnet) 30 Eurocent.

I noleggiatori di cellulari come André de Souza sono in Angola molto richiesti (gefragt). Anche se cinque milioni di angolani possiedono un telefono cellulare (das Mobiltelefon), normalmente si possono solo far chiamare (anrufen lassen). "Da noi viene gente dall'hinterland che il cellulare non ce l'ha per niente, ma anche cittadini che non si possono permettere (leisten) la ricarica della propria carta prepagata", dice de Souza. Questa costa almeno 900 Kwanza - per molti angolani tra un decimo (das Zehntel) e un ventesimo del loro stipedio mensile (der Monatslohn).

I 30 cent al minuto che prende de Souza per ogni chiamata sono, al confronto (vergleichsweise), economici. Sulla grande strada statale (die Landstraße), 80 chilometri a ovest, i noleggiatori di cellulari prendono il triplo. Ma lui sa bene che la maggior parte dei clienti noleggia il suo cellulare per emergenze (der Notfall, Notfälle) e si comporta perciò con spirito cooperativo (hilfsbereit). "Quando qualcuno ha solo 25 e non 30 Kwanza, noi lo serviamo lo stesso."
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 2 gennaio 2009. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.

Anatroccoli & c.

Una tipica filastrocca tedesca, molto campagnola.

Tutti i miei anatroccoli
nuotano nel lago,
nuotano nel lago!
Le testoline sotto l'acqua,
le piccole code in su.
Tutti i miei piccioncini
tubano sul tetto,
tubano sul tetto!
Ne vola uno in cielo,
gli volano tutti dietro.
Tutti i miei polletti
razzolano nella paglia,
razzolano nella paglia!
Trovano un piccolo grano,
sono tutti contenti.
Tutte le mie ochette
caracollano per il campo,
caracollano per il campo!
Cercano nella pozza,
diventano tonde.
***
Alle meine Entchen
schwimmen auf dem See,
schwimmen auf dem See!
Köpfchen unter Wasser,
Schwänzchen in die Höh.
Alle meine Täubchen
gurren auf dem Dach,
gurren auf dem Dach!
Fliegt eins in die Lüfte,
fliegen alle nach.
Alle meine Hühnchen
scharren in dem Stroh,
scharren in dem Stroh!
Finden sie ein Körnchen,
sind sie alle froh.
Alle meine Gänschen
watscheln durch den Grund,
watscheln durch den Grund!
Suchen in dem Tümpel,
werden kugelrund.
  • das Entchen, -
    • die Ente, -n
  • der Schwanz, Schwänze
  • in die Höhe
  • die Taube, -n
  • gurren, gurrte, gegurrt
  • das Dach, Dächer
  • das Hühnchen, -
    • das Huhn, Hühner
  • scharren, scharrte, gescharrt
  • das Stroh _
  • das Korn, Körner
  • die Gans, Gänse
  • watscheln, watschelte, gewatschelt
  • der Tümpel, –: kleines, stehendes Gewässer
  • kugelrund: rund wie eine Kugel

La gatta delle nevi

Data la giornata (6 gennaio 2008), niente di meglio di questa filastrocca tedesca:

ABC, la gatta passeggiava sulla neve.
E come poi arrivò a casa,
indossava stivali bianchi.
ABC, la gatta passeggiava sulla neve.
***
ABC, die Katze lief im Schnee.
Und als sie dann nach Hause kam,
da hatt'sie weiße Stiefel an.
ABC, die Katze lief im Schnee.
  • laufen (läufst, läuft), lief, gelaufen
  • der Schnee _
  • der Stiefel, –
***
Esiste anche il maschile per gatto: (der Kater, -) ma quando si parla genericamente di gatto di adopera il femminile, quindi credo che una traduzione più corretta sarebbe stata "il gatto passeggiava ..."; ho preferito parlare di una gatta delle nevi per mera simpatia personale.

Numeri

Una filastrocca tedesca sui numeri:

Die Zahlen

Eins, zwei - Polizei
Drei, vier - Offizier
Fünf, sechs - alter Hexe
Sieben, acht - gute Nacht
Neun, zen - schlafen gehen
Elf, zwölf - kommen die Wölfe

I numeri

Uno, due - polizia
Tre, quattro - pubblico ufficiale
Cinque, sei - vecchia strega
Sette, otto - buona notte
Nove, dieci - andare a dormire
Undici, dodici - arrivano i lupi

Hermannstadt

La vita letteraria dei Siebenbürger Sachsen

Hermannstadt - solo pochi Siebenbürger Sachsen vivono qui

Ci sono solo pochi Siebenbürger Sachsen nella città rumena di Sibiu (Hermannstadt). La loro letteratura e cultura in lingua tedesca é vicina alla fine. Un raggio di speranza (Hoffnungsschimmer) é un caffé, che vende libri tedeschi.

I primi tedeschi arrivarono nel XII secolo per lavorare nell'area di Siebenbürgen, che a quei tempi apparteneva all'Ungheria, per proteggere il confine. Senza averne l'intenzione (versehentlich), presero a quei tempi il nome di "Sachsen" (sassoni), e così sono chiamati ancor oggi i tedeschi che da generazioni vivono nella regione: Siebenbürger Sachsen. Sebbene siano una minoranza, hanno fatto progredire (bereichern) da secoli la regione, che dalla fine della prima guerra mondiale appartiene alla Romania, attraverso la loro cultura e letteratura.

Ma molti autori - e i loro lettori - sono fuggiti già nella prima metà del XX secolo in seguito alla politica romena nemica delle minoranze. Dopo la caduta del Muro nel 1989 seguirono in una grossa ondata migratoria (Ausreisewelle) quasi tutti gli altri. Ci sono ancora solo pochi Siebenbürger Sachsen in Hermannstadt. Da cui si pone la domanda se la letteratura e la cultura dei Siebenbürger Sachsen ha ancora un futuro.

Nella libreria-caffè (Büchercafé) Erasmus si trovano scolari, studenti, anche un paio di turisti. Qui si può tranquillamente curiosare (stöbern), leggere e bersi un caffelatte. Sono venduti libri tedeschi, romeni e perfino inglesi. Il Caffè é anche diventato un ritrovo (Treffpunkt) dei Siebenbürger Sachsen. Perché la libreria-caffè Erasmus ha con la sua offerta di libri tedeschi terminato una emergenza (Notstand). I libri hanno persino lo stesso prezzo che in Germania, dato che le spese di trasporto sono assorbite dal libraio stesso.

La libreria-caffè Erasmus non é l'unico raggio di speranza per la cultura di lingua tedesca in Siebenbürgen. Ritornano alcuni degli autori che se ne erano andati. Altri vengono dalla Germania, senza che abbiano qui legami familiari. Vedendosi come europei o cittadini del mondo (Weltbürger), correntemente le persone hanno in Hermannstadt più che mai possibilità.

Con il passato dietro le spalle (im Rücken), creare qualcosa di completamente nuovo sarà il compito per i prossimi anni.
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Questa era la mia approssimativa traduzione che vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 19 giugno 2007. Il testo originale, lì disponibile anche in pdf e mp3, é adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco.

Guerriglieri con semenza

Richard Reynolds, l'inventore del giardiniere-guerrigliero (Guerilla-Gärtner)

(Foto: Un uomo tra girasoli e palme)

Arrivano preferibilmente di notte. I loro nemici sono grigi spianate di cemento, le loro armi tulipani, lavanda e campanelle (Osterglocken). I giardinieri-guerriglieri conquistano le capitali europee - e le fanno verdi. E' cominciato nel grigio cortile londinese di Richard Reynolds. Richard voleva del verde di fronte alla sua finestra. Così cominciò a fare il giardiniere di notte. E non si fermò più. Ha piantato lavanda in Westminster Bridge Road e in Norfolk di fronte al Parlamento. Richard ha trovato su internet altri che la pensavano come lui (Gleichgesinnte). Notte dopo notte hanno continuato. I giardinieri-guerriglieri fanno le città più verdi - da Londra a Berlino, da Düsseldorf a New York.

Molti passanti si stupiscono quando vedono i giardinieri, racconta Richard. "Ci chiedono chi ci paga o se siamo dei delinquenti. E invero noi siamo anche questo." In realtà questo é considerato, nei fatti, vandalismo. Nel frattempo la polizia si é abituata ai giardinieri matti. "Due settimane fa ci hanno persino salutato e suonato il clacson mentre passavano oltre."

Julia Jahnke a Berlino ha avuto meno fortuna: Con venti persone badavano alle piante in alcuni terreni dimenticati nel quartiere Friedrichshain. Nel mezzo di Berlino crebbe il giardino "Rosa Rose". Politici di tutti i partiti passarono in visita e lodarono l'idea. Ma poi i terreni sono stati comprati da una immobiliare (Immobiliengesellschaft). Due terzi del giardino sono stati distrutti. I giardinieri-guerriglieri berlinesi lottano ora per il permesso cittadino di coltivare terreni abbandonati.

In altre città questo é già il caso. Così il programma newyorkese per i giardini "Green Thumb" (pollice verde) ha legalizzato le attività dei giardinieri-guerriglieri. Possono prendere in affitto terreni per un dollaro all'anno; l'organizzazione regala persino semi e terra. A oggi ci sono in New York più di 600 oasi verdi, curate da circa 20.000 persone.
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 2 gennaio 2009. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.

Amore a seconda vista

Kassel: tranquilla e contemplativa

A prima vista Kassel ha un effetto meditativo. Eppure ogni cinque anni l'attenzione si concentra sulla città. Perché qui ha luogo il documenta.

La mostra d'arte attira nella placida Kassel persone da tutto il mondo.

Ogni cinque anni ha luogo in Kassel la più significativa mostra di moderne arti figurative (bildender Kunst). La documenta attira visitatori da tutto il mondo nella città sul Fulda. Quando si passeggia per Kassel si incontrano ogni genere di follie. Per esempio una barra metallica di 1000 metri infilata perpendicolarmente in terra. La scultura di chiama "Kasseler Loch" (il buco di Kassler) ed é stata creata dall'artista Walter de Maria.

Non solo nuove opere d'arte adornano Kassel, qui si possono anche ammirare anche lavori antichi: la galleria degli antichi maestri (Galerie alter Meister) nel palazzo Wilhelmshöhe custodisce una delle più significative collezioni di Rembrandt del mondo.

E Kassel offre ancora ben altro. La città costituisce il centro della "Deutschen Märchenstraße" (strada tedesca delle favole), un romantico percorso turistico che va da Hanau a Brema. La strada deve il suo nome ai fratelli Wilhelm e Jacob Grimm, che vissero e lavorarono nella regione di Kassel. Tra il 1812 e il 1815 raccolsero qui la maggior parte della loro raccolta di fiabe famosa in tutto in mondo (weltberühmt).

E cosa c'é in Kassel oltre che arte e favole? Gli abitanti di Kassel sono orgogliosi dei loro piatti tipici a base di carne (Fleischspezialitäten). E questo non va all'eponimo "Kasseler" (piatto a base di carne di maiale in salamoia, leggermente affumicata), ma piuttosto all'"Ahle Wurscht" (vecchio wurstel). Questo wurstel c'é solo in Kassel e in nessun'altra parte della Germania.
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Questa era la mia approssimativa traduzione che vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 12 giugno 2007. Il testo originale, lì disponibile anche in pdf e mp3, é adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco.

Il viaggio di Finn in pigiama

Oggi un poccolo regalo per Natale: una storia dal mio (Annik Rubens) audiolibro "Finns Reise im Schlafanzug". Più informazioni: www.finnsreise.de. Potete qui comprare tutte le undici storie (Audio & PDF, anche separatamente).
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"Guarda cosa ho trovato" grida Hannibal, il topo giramondo (Weltenbummler). Salta con un grosso balzo sulla coperta e corre veloce quanto può verso la faccia di Finn. Nella sua mano tiene un pezzo di corda di uno spesso, solido cavo. Con orgoglio lo tiene di fronte agli occhi di Finn. Finn si sfrega gli occhi, che a dire il vero stava ancora dormendo. Ancora un po' stanco si mette seduto e osserva il suo piccolo amico Hannibal curiosamente. "Ma che cos'é?", chiede Finn e osserva l'oggetto argentato in mano ad Hannibal più accuratamente. "Su, dai", dice Hannibal impazientemente. Ma Finn non ne viene a capo. "Un cavo, naturalmente!", grida Hannibal e spinge il pezzo di corda in mano a Finn. Appena Finn l'ha toccato, sente un forte rombo. Si sente come se si librasse su una nuvola colorata. E un attimo dopo cade con un botto a terra. E' forse caduto dal suo letto? No, perché il terreno attorno a lui é un vigoroso prato verde, che al tatto risulta completamente diverso dalla lanosa moquette blu della sua stanzetta. Il suo viaggio in pigiama é cominciato. Ma dove siano atterrati lui e Hannibal, é ancora da capire.

Finn si alza e guarda in basso. Un paio di foglie sono attaccati ai suoi pantaloni del suo pigiama (Schlafanzugshose). Attorno a lui ci sono piante rumorose, con gigantesche foglie verdi e fiori colorati che odorano dolcemente. Dappertutto si sente un cinguettio e un grosso insetto striscia per terra. "Presto, vieni", grida Hannibal, che tira la gamba dei pantaloni di Finn impazientemente. "Dobbiamo sbrigarci, la scuola comincia presto." Finn guarda incredulo al suo piccolo amico: "Ma quale scuola?" Hannibal mostra la valle in basso. Finn nota ora per la prima volta che si trovano su un'alta montagna. E anche attorno a loro due Finn può vedere solo montagne. Una vicino all'altra, e sono tutte coperte con grandi alberi verdi. Quando Finn guarda un'altra volta la valle, gli viene la nausea. "Dobbiamo andare laggiù?", chiede un poco spaventato. "E come facciamo?"

Hannibal sorride e mostra al suoa amico una puleggia di acciaio. Una puleggia come quella lui l'ha già vista, a un parco giochi (Abenteuer-Spielplatz). Lì lui si poteva appendere appendere ad una corda e dondolare da un pilone all'altro. Là si era divertito e si era sentito come Tarzan nella Jungla. Ma che cosa aveva a che fare una tale carrucola con la scuola? "Cosa ci dobbiamo fare con quella?", chiede. "Beh, facciamo come tutti gli altri", risponde Hannibal e mostra tre bambini colombiani, che sono su un grosso pilone. Da lì va un robusto cavo verso una montagna sull'altro versante. Finn nota ora anche sulle altre montagne altre corde. Queste sono sospese alte sulle valli, anche un grattacielo ci starebbe sotto di loro. Si può appena riconoscere l'ampio e selvaggio fiume nella valle.

"Non ci credo! Mi stai facendo uno scherzo, Hannibal. Vero?", chiede Finn al suo amico. Hannibal ride e risponde solo: "No, noi lo guardiamo e basta. E' davvero difficile e molto pericoloso." Finn e Hannibal guardano i tre bambini con attenzione. Hanno tutti una specie di cintura (Gürtel) con una banda (Riemen) estendibile. Con quella si assicurano (festmachen) alla puleggia e al cavo. I bambini mostrano a Finn una forcella di legno. "Quando vogliono frenare, premono la forcella contro il cavo", spiega Hannibal. Finn torna a guardare i bambini. Uno di é già appeso al cavo, si da una spinta con forza a terra e scivola come un trapezista in direzione della montagna dall'altra parte. "Perché non ci sono qui strade o ponti?", chiede Finn pensosamente. "Questo sarebbe certamente più sicuro." Hannibal annuisce. "Certamente vero", risponde. "Ma le strade e i ponti sono molto costosi e qui in Colombia la gente é molto povera." Finn annuisce e non crede ai suoi occhi. Sul cavo dalla montagna sull'altro lato arriva una mucca. Incredulo fissa Hannibal. "Il cavo trasporta non solo persone, ma anche animali e quando é necessario, anche mobilia (Möbelstück)", spiega Hannibal, che nel frattempo s'é messo a sedere sulla spalla di Finn e gli tira l'orecchio impaziente. "Vieni, dobbiamo andare. E' già tardi!", gli bisbiglia all'orecchio. "Cosa? Di già?", chiede Finn. "Voglio proprio vedere un tappeto volante, o un armadio volante", dice Finn scontento. "Magari la prossima volta", risponde Hannibal.

E come Finn lascia cadere il pezzo di corda dalla sua mano a terra, sente ancora il forte rombo e si libra sulla nuvola colorata, che lo porta velocemente a casa nel suo soffice e caldo letto. S'é stancato e si accuccia con Hannibal nel profondo del suo piumino. "Sono contento che noi abbiamo strade e sentieri, su cui io posso andare a scuola", pensa e si addormenta, completamente esausto per il viaggio.
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione dell'episodio n° 42 di Slow German. Il testo originale, adatto a chi abbia una buona conoscenza di base del tedesco, é lì disponibile anche letto dall'autrice, Annik Rubens, in formato mp3.

Non é (sono) così male

I teenager tedeschi non si affrettano col sesso

(Foto: una giovane donna bacia un giovane uomo su una guancia)

Lo sviluppo sessuale dei giovani in Germania non é cambiato, dicono gli esperti.

Anche oggi i teenager non lo fanno per la prima volta prima dei loro genitori al loro tempo.

La centrale federale per l'informazione sulla sanità pone regolarmente domande ai giovani sul tema del sesso. Si crede che circa la metà dei giovani hanno la loro prima relazione sessuale tra i 15 o 16 anni, e circa un terzo aspetta anche fino al diciottesimo anno di vita.

La centrale federale contraddice con questi risultati uno tra le più diffuse convinzioni popolari. David Riha, sessuopedagogo presso Pro Familia nel Brandeburgo, critica il fatto che spesso da un caso singolo si estrapola per l'intera gioventù. "Il comportamento sessuale dei giovani non é da generalizzare" dice Riha.

Gli esperti indicano che l'informazione sessuale in Germania é significativamante migliorata negli scorsi anni. "La grande franchezza di molte famiglie facilita molto un sano sviluppo sessuale", dice Catrin Dix, consulente familiare a Leipzig. "Oggi si sa che i bambini già all'età di un solo anno hanno emozioni sessuali." Secondo lei i bambini dovrebbero perciò ricevere informazioni ancora prima della pubertà.

Anche David Riha é d'accordo. Pensa che sia importante informare i giovani, prima che ottengano le loro conoscenze sul sesso da film porno su internet. Allo stesso tempo avverte di non sovrastimare l'influsso di internet. "Le analisi mostrano che tutti i giovani usano diverse fonti", dice il sessuopedagogo. "Una volta che i giovani hanno placato la loro curiosità, la cosa é in genere finita."
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Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 23 dicembre 2008. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.