A oriente niente di nuovo

Vi sembra questo un paesaggio rigoglioso?

(Foto: una scavatrice demolisce un prefabbricato in Stralsund)

Costruire può anche voler dire demolire: la Germania orientale ha vent'anni dopo la svolta (die Wende: la rivoluzione pacifica nella ex-DDR nel 1989/1990) ancora problemi di sviluppo demografico (bevölkerungspolitisch). Alcune grandi città crescono rapidamente (boomen) - le regioni rurali soffrono.

Paesaggi rigogliosi nella Germania orientali furono promessi un tempo (einst) dall'ex cancelliere Helmut Kohl in relazione alla riunificazione (Wiedervereinigung). E si può in effetti trovare a Berlino, Dresda, Lipsia (Leipzig), Erfurt e nei dintorni (in und um). Altrove fiorisce l'erbaccia (Unkraut) di fronte a ingressi murati (zugemauert) e finestre distrutte. In Germania orientale ci sono 1,3 milioni di abitazioni vuote. 350.000 appartamenti devono essere demoliti per il 2010.

La popolazione della Germania orientale potrebbe dimezzarsi per il 2050, secondo le previsioni (Prognose). Soprattutto le medie città industrializzate, come ad esempio (wie etwa) Eisenhüttenstadt, si contraggono (schrumpfen). Il numero di abitanti é lì caduto (sinken) da oltre 50.000 a 33.000. Anche le regioni rurali hanno poca speranza. Molti villaggi e cittadine potranno nel lungo termine (langfristig) appena sopravvivere.

Alla ricerca di lavoro, soprattutto le persone con alta istruzione lasciano la loro zona natale (die Heimat). E questi sono soprattutto giovani donne, perché queste si laureano due volte più spesso che gli uomini nei nuovi stati federali (die neuen Bundesländer: i cinque stati federali della repubblica federale tedesca della regione dell'ex-DDR). Trovano altrove buone occupazioni e localmente (zu Hause) sempre meno partner che hanno lo stesso livello culturale (das Bildungsniveau). Anche per questo motivo il numero delle nascite diminuisce ancora di più - e già oggi da nessuna parte (nirgendwo) in Europa nascono meno bambini che in Germania orientale. Il circolo vizioso (die Abwärtsspirale) si autoalimenta (sich drehen). Scuole e negozi chiudono, le case restano vuote, le abitazioni decadono (verfallen).

Ma non si vogliono avere prospettive negative per il futuro (schwarzsehen) all'est. E in effetti (tatsächlich) può esserci nella riduzione una prospettiva, dice Philipp Oswalt del progetto internazionale "Shrinking Cities" ("schrumpfende Städte": città che si rimpiccioliscono). "Il processo dei passati anni porta alla Germania orientale anche un vantaggio nello sviluppo (der Entwicklungsvorsprung)" dice l'architetto. Perché anche nella Germania occidentale diminuisce la popolazione.

La Germania orientale mostra come in fast motion (der Zeitraffer) quella che anche in aree della Germania occidentale sta succedendo, sostiene Oswalt.
***
Questa mia approssimativa traduzione vorrebbe aiutare la comprensione del Deutsche Welle Top-Thema del 13 gennaio 2009. Il testo originale, adatto a chi abbia una conoscenza intermedia del tedesco, é lì disponibile anche in formato pdf e mp3.

Nessun commento:

Posta un commento