La disputa del museo dell'Acropoli

Gli operai stanno dando gli ultimi ritocchi (to put the final touches) al museo dell'Acropoli in Atene in preparazione (in readiness) della la sua apertura più avanti questa settimana. L'edificio é stato specificamente progettato per ospitare (to house) i marmi Elgin che sono nel British Museum a Londra.

Questa sarà una settimana molto spiacevole (uncomfortable) per la Gran Bretagna. Il ministro greco della cultura, Antonis Samaras, ha gettato benzina sul fuoco (to stoke up the pressure) rigettando quella che ha affermato fosse un'offerta del British Museum di prestare alcune delle sculture che furono trafugate dal Partenone all'inizio (at the turn of) del diciannovesimo secolo.

Dal British Museum si dice che considererebbero un prestito di tre o quattro mesi, ma solo se la Grecia accettasse il fatto (to acknowledge) che Londra sia il proprietario legittimo. Samaras ha detto che la Grecia non può fare una tale cosa in quanto legittimerebbe (to legitimise) il furto e vandalismo di Lord Elgin.

Per anni gli sforzi senza successo di assicurare il ritorno del fregio (frieze) scolpito (to sculpt) sono stati diretti in termini educati da diplomatici e accademici. Molti greci si sono stancati di quello che un nuovo movimento ha descritto come le tattiche ondivaghe (wishy-washy) del governo ateniese. Negli scorsi quattro mesi 100.000 persone hanno sottoscritto (to sign up for) quella che promette essere una campagna più dinamica. Alcuni di loro dimostreranno fuori dal nuovo museo la notte prima dell'inaugurazione.

Il leader del gruppo, Alexis Mantheakis, dice che se Londra ha potuto restituire (to hand back) l'India dovrebbe essere in grado (to be capable) di svuotare una stanza del British Museum.
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BBC Learning English World in the News del 3 giugno 2009.

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