Diploma - e poi?

Giovani con la bandiera palestinese. Hanno la loro laurea in tasca, vogliono diventare medici o giuristi. Ma il futuro per la giovane generazione in Gaza sembra oscuro: solo per molto pochi c'é qui lavoro o una formazione.

[Foto: giovani per strada]

E' tempo di ferie in Gaza. I bambini giocano per strada o vanno in campi vacanza (das Ferienlager, –) gratuiti dell'ONU o di Hamas. Ma per i giovani c'é molto poco (kaum etwas) da fare. Mohammed e i suoi compagni di scuola (der Mitschüler, –) hanno appena scritto il loro esame per il diploma. Ora aspettano per i loro risultati. E poi? "Spero di prendere il mio diploma (eine Prüfung bestehen, bestand, bestanden: eine Prüfung schaffen). Poi mi piacerebbe studiare giornalismo all'estero. Voglio cercare di ottenere una borsa di studio (das Stipendium, Stipendien)", racconta Mohammed. I suoi amici hanno piani simili: a Mussa piacerebbe diventare infermiere (der Krankenpfleger, –) e Ashraf vuole studiare diritto (Jura).

Eppure le prospettive (die Aussicht, -en) per questi giovani uomini sono cattive. Non c'é lavoro nella Striscia (der Streifen, –) di Gaza. Persino (selbst) i laureati (der Absolvent, –en) con una buona formazione non trovano un lavoro. Per questo motivo molti sognano di abbandonare la Striscia di Gaza. Vorrebbero continuare la loro formazione (sich weiterbilden, weiterbildete, weitergebildet) o cercar fortuna (Glück versuchen) all'estero. Ma in questo solo molto pochi hanno successo (gelingen, gelang, gelungen).

Uno che ce l'ha fatta é Sami Abdel Shafi. Ha vissuto, studiato e lavorato per diciassette anni negli Stati Uniti. Nel 2003 ha lasciato (aufgeben [gibst, gibt], aufgab, aufgegeben) il suo posto di lavoro ben pagato ed é tornato (zurückkommen, zurückkam, zurückgekommen) a Gaza. Come consulente aziendale (der Unternehmensberater, -) e collaboratore di una fondazione (die Stiftung, -en) vorrebbe aiutare nella costruzione (der Aufbau, –ten) di una società moderna.

Ma Shafi é pessimista (schwarzsehen [siehst, sieht], schwarzsah, schwarzgesehen) quando pensa al futuro della Striscia di Gaza. "... le persone qui sono completamente reclusi (einschließen, einschloss, eingeschlossen), come incarcerati (einsperren, einsperrte, eingesperrt) in una prigione", spiega. Più della metà della popolazione della Striscia di Gaza ha meno di 18 anni. Questa generazione subisce il controllo (die Herrschaft, -en) di Hamas e non ha nessuna prospettiva di formazione o lavoro. La storia di successo di Shafir resterà probabilmente (wohl) una eccezione (die Ausnahme, -n).
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Deutsche Welle Top-Thema del 21 luglio 2009.

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