Documenti pericolosi

Il portale internet (die Internetplattform, -e) Wikileaks è diventato molto noto per la pubblicazione di documenti politici confidenziali (vertraulich). Nonostante critiche internazionali, l'organizzazione vuole continuare (fortsetzen [setzt, –], fortsetzte, fortgesetzt) anche in futuro il suo lavoro.

[Foto: Julian Assange - il fondatore di Wikileaks]

Nel 2006 l'australiano Julian Assange fondò il portale internet Wikileaks. Lo scopo: rendere pubblici gli errori (der Missstand, Missstände) politici e forzare (zwingen, zwang, gezwungen) i governi ad una maggior trasparenza. Nell'aprile 2010 l'organizzazione mise il mondo in agitazione (für Aufregung sorgen) una prima volta: pubblicò un video segreto sull'Irak. Mostrava come elicotteri da guerra (der Kampfhubschrauber, -) attaccassero e uccidessero civili a Baghdad.

Si sa poco sui collaboratori di Wikileaks. Ottengono le loro informazioni da fonti anonime. Il prtale viene criticato spesso: il governo americano e la NATO li accusano (vorwerfen [wirfst, wirft], vorwarf, vorgeworfen) di mettere a rischio (gefährden, gefährdete, gefährdet) soldati, civili e la sicurezza nazionale con le pubblicazioni. Il fondatore di Wikileaks Assange la vede in un modo diverso: secondo lui le rivelazioni (die Enthüllung, -en) danneggerebbero solo gli stessi politici, che devono essere responsabili delle loro azioni.

Nel novembre 2010 Wikileaks ha pubblicato nuovamente documenti segreti del ministero degli Esteri USA, con informazioni confidenziali su politici di tutto il mondo. Sia politici stranieri, sia Hillary Clinton, ministro degli esteri USA, hanno duramente criticato questo: la Clinton teme (befürchten, befürchtete, befürchtet) che la pubblicazione distrugga la fiducia (das Vertrauen, -) tra gli Stati e impedisca una buona collaborazione diplomatica.

I documenti segreti americani potrebbero rovinare soprattutto le relazioni tra i Paesi arabi e l'Iran: secondo Wikileaks alcuni Paesi arabi e Israele avrebbero spinto (drängen, drängte, gedrängt) gli USA ad un attacco militare contro l'Iran. Queste rivelazioni potrebbero portare ad una crisi nel Vicino Oriente. Nonostante le possibili conseguenze, l'attivista Julian Assange non vuole fermare il suo lavoro.

Testo originale: Deutsche Welle Top-Thema 3 dicembre 2010

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