Mafia armena e Medicare

Banda armena accusata di frode al sistema sanitario statunitense

Agenti statunitensi hanno incriminato 73 persone di quello che dicono sia il più imponente tentatito di frodare il sistema sanitario del Paese. Si pensa che abbiano connessioni con la mafia armena.

[Foto: la maggior parte degli accusati sono stati arrestati a New York e Los Angeles]

L'atto di accusa (indictment) tinge un quadro con una influente (far-reaching) e potente rete criminale organizzata, che secondo il pubblico ministero (prosecutor) "supera di gran lunga (to put to shame) la mafia tradizionale".

Molti degli accusati sono membri di famiglie di origine armena. Avrebbero operato ("allegedly" = non è [ancora] provato) sotto la protezione di Armen Kazarian, un uomo descritto come uno tra i più importanti boss del crimine organizzato, ora in una prigione di Los Angeles.

Il gruppo è accusato di aver creato più di 100 clieniche fantasma diffuse in (spamming) 25 Stati americani, e di aver poi fatturato (to invoice) lo Stato per cure che non erano mai state effettuate.

Gli investigatori hanno scoperto prove di false fatturazioni per 163 milioni di US$ nei confronti di Medicare, il programma assicurativo federale per gli anziani. I pubblici ministeri affermano che è la più imponente frode mai commessa da una singola entità criminale nei confronti di Medicare, aggiungendo che l'intera relazione dottore-paziente era un "miraggio".

Agenti dell'FBI hanno arrestato 52 persone mercoledì. Un totale di 73 presunti (alleged) membri della banda sono stati incriminati per associazione a delinquere (racketeering) e reati connessi. Nell'atto di accusa (indictment) si afferma che parte dei profitti (proceeds) dell'operazione venivano fatti rientrare in Armenia in contanti.

Testo originale: BBC Words in the News 15 ottobre 2010

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